Cabo Polonio è un rustico villaggio di pescatori accoccolato tra le dune di sabbia e un piccolo promontorio roccioso dove riposano i leoni marini. Un paradiso in cui la poca energia è prodotta da generatori e pannelli solari e quindi la sera in ogni casetta e bar si accendono le candele; nell'oscurità si alzano gli occhi al cielo stellato, così grande e vicino e la felicità ti travolge. Ci sono due spiagge di sabbia fine, infinite. Si fa festa tutta la notte, intorno ai falò e dato che in Uruguay la marijuana è legale non mancano le piante coltivate nei vasi davanti agli ostelli. Si cammina scalzi x le vie di sabbia del villaggio e ci si tuffa per un bagno nell'oceano... si incontrano persone, belle anime e si fa amicizia. Quando è il momento di lasciare questo angolo di mondo speciale piango... che altro potrei fare?...tornarci! !
Il caleidoscopio di Ale
La parola caleidoscopio fa riferimento alla lingua greca e significa letteralmente "vedere bello".(fonte:Wikipedia)
martedì 9 febbraio 2016
Montevideo e il carnevale
Se Buenos Aires mi piace molto, Montevideo mi regala emozioni, festa e colore con l'energia delle " llamadas". Una sfilata che percorre le vie del bario sur e in cui i vari quartieri si sfidano in danze vorticose al ritmo del tipico candombe afro, scandito dai tamburi.
È una città sincera che mi fa fermare per la strada a ballare di fronte ad un gruppo di musicisti, è la città dove dietro una grossa porta di vetro si nasconde una milonga e le coppie di ballerini danzano sensualmente il tango, ridono, si guardano negli occhi e io sento il sangue scaldarsi!
mercoledì 3 febbraio 2016
Uruguay
Un lungo viaggio per le mie povere ossa! Più ci si avvicina a Buenos Aires e più sono verdi i pascoli, poi vieni inghiottito dalla periferia e dalla città. . mi trovo a Retiro al terminal degli autobus e cerco di uscire dalla paralisi del viaggio, per capire come raggiungere l'ostello prenotato. Incredibilmente il cervello si attiva e riesco a fare tutto quello che mi ero prefissata. Compro un biglietto per il traghetto fino a Colonia del Sacramento per l'indomani e poi mi concedo un caffè illy! Con un po' di nero e profumato carburante mi sento rinvigorita e me ne vado a passeggiare tra le meraviglie del museo di belle arti (gratuito). Un Monet qua, un Gauguin là, due passetti di danza davanti ad un Degas, un palpito al cuore di fronte al bacio di Rodin e poi tanti pittori argentini che non conosco. Esco con le ali ai piedi! Una buona cenetta e nanna!
Al mattino sveglia presto per raggiungere il porto... dopo tre ore di navigazione ecco la costa uruguaya!
Colonia fu appunto.. una colonia portoghese. Piacevole passeggiata nel piccolo centro storico, fotagrafando questo e quello e coppa di vino che subito stordisce!
Bus per Montevideo in giornata, dove incontro e chiacchiero piacevolmente con Pepe. Un anziano omeopata che tiene anche corsi di regressione e trance. Lui è stato due volte dall'altra parte, dove si è più vicino al mondo dei morti che dei vivi...la prima volte durante le torture subite dal regime e la seconda volta per un incidente in moto. Poi ha deciso di vivere! Ci salutiamo con un abbraccio di dieci minuti di puro scambio di energia.
domenica 31 gennaio 2016
Basta freddo! !
Spostandomi più a nord.. da El Bolson in su tutto è cambiato. Non c'è più vento e le temperature sono alte, sui trenta gradi di giorno! Devo provvedere a cambiare il mio armadio/zaino!!
Ieri ancora a El Bolson ho passato una bella giornata tra le bancarelle della "feria" per fare i regalini e la sera sono andata a vedere uno spettacolo di teatro varietà di clowns. Ho riso dall'inizio alla fine, mi ha fatto prorio bene all'anima! !
"No pagas el billete es a la gorra, pero no ponga solo un pesos, por favor. Ponga cuanto puede! "- mi dice un clown.
Spettacolo a cappello, meraviglia!
Oggi sono a Bariloche e fa caldo!!
Ma la città non mi entusiasma, a parte l'ottima vista sul lago che si gode dall'ostello. Si dovrebbero esplorare i dintorni montani molto belli invece, ma non ho tempo. Domani torno a Buenos Aires e poi farò un salto in Uruguay. .. se ho fortuna vedo un po' di carnevale!
Ciao è il momento birra artigianale!
venerdì 29 gennaio 2016
El Bolson
Sono arrivata a El Bolson, nell'alta Patagonia, dopo un'estenuante viaggio in autobus di 22 ore... ma grazie al cielo è un piccolo paese e svoltato l'angolo trovo un'ostello dall'aria festaiola!
Posato lo zaino, faccio un giretto nella piazza/parco e scopro che è giorno di "feria".. cioè un mercato dell'artigianato che si tiene tre giorni a settimana.
Si dice di El Bolson che sia un paese hippy. ..e lo è! !
Adagiato in una fertile valle, circondata da boschi misti di pini, cipressi e quant'altro, si coltiva il luppolo e i frutti rossi. La quantità di birre artigianali qui prodotte è imbarazzante e sono buonissime!
La piazza/parco è piena di gente. Giovani e famigliole che si godono la breve estate di queste latitudini.
C'è chi giocola sul prato, chi mangia o beve all'ombra di un albero, chi va sul pedalò nel laghetto centrale, chi suona o passeggia tra le bancarelle.
L'artigianato è davvero ben fatto, con materiali del posto e legato allo stile di vita rilasso che si ha qui; nel mercatino vieni avvolto dal profumo di incensi e marijuana.
Non mancano i venditori ambulanti di cibo e frutti freschi...graziosi cestini di lamponi e more invitano i passanti.
Ceno con un piatto tipico della Patagonia: agnello al forno e patate..delizia! Nanna con giovani troppo rumorosi in stanza.
Secondo giorno: in programma c'è un'escursione al " Bosque tallado".
Si parte con un 4×4 per salire fino al sentiero, da cui a piedi si raggiunge questo bosco dove artisti locali e internazionali hanno scolpito delle sculture nei tronchi bruciati in un incendio..
Matías, la guida, ci parla molto di flora e fauna locali e afferma di essere innamorato del suo paese, poi mi porta fino ad un piccolo rifugio a 1600 m per godere del panorama e di una birretta artigianale, la famigliola di Buenos Aires ci attende nel bosco..esausta!
Arrivo cotta in ostello dove si è appena organizzato un pulmino x andare al fiume a fare il bagno. .. vengo invitata. Vuoi non andare? ?
Così noi otto valorosi si parte su stradine polverose verso il fiume e poi si cammina x un'oretta. Si attraversa un ponte tibetano ed ecco il piccolo paradiso di acqua verde, tra le rocce. Con la scusa che non ho il costume mi rifiuto di buttarmi in quell'acqua gelida che scende da un ghiacciaio, ma mi godo il posto e la merenda!
Al rientro sono cotta. .. cena con trota e verdure e ora tanta nanna.
Ancora queste considerazioni: qui non c'è vento e la temperatura è buona e tutto costa meno rispetto al sud. Quindi ceno fuori tutte le sere! !
martedì 26 gennaio 2016
Poesia - zaino in spalla in Patagonia
Calma, respirare profondamente,
viaggiare, conoscere, apprendere,
camminare senza tempo,
guardare vedendo, sentire il vento,
aprire gli occhi, cantare una canzone molto forte,
gridando se è necessario,
parlare con tutti e con nessuno.
Fare silenzio. ..e ascoltare la Patagonia.
... domani viaggio verso El Bolson (10 ore di autobus)...ciau
lunedì 25 gennaio 2016
El Calafate
Arrivo al El Calafate la sera, affamata e stanca e mi butto nel primo posto dove intravedo cibo, poi raggiungo a piedi l'ostello. Non è così vicino, ma cercare qualcosa e trovarlo mi da una buena onda, come si dice qui!
La cittadina mi da subito l'impressione di una piccola Svizzera adagiata sulle rive di una laguna e del lago Argentino. E' ben curata, con casette di legno o mattoni rossi e tetti spioventi in lamiera.
Alti pioppi, pini, cespugli di ginestra e lavanda profumata, tremano al vento costante. . L'ostello è piacevole ed altrettanto la proprietaria.
Il mattino parto presto con il bus per raggiungere il ghiacciaio del Perito Moreno. Il tempo oggi non mi accompagna e pioggia e vento mi raffreddano l'animo. Volevo fare un'escursione con i ramponi sul ghiacciaio, ma col cazzo!
La vista del ghiacciaio mi esalta e percorro tutti i km di passerella per poterlo osservare da più punti. Anche con il cattivo tempo, anzi forse proprio per il grigiore della giornata, il blu del ghiaccio è così intenso. Un muro alto circa una cinquantina di metri che si staglia possente e selvaggio, un muro di ghiaccio che i capricci del vento modella e trasforma quotidianamente. Io sono una piccola cosa di fronte alla natura. Una piccola cosa felice!
sabato 23 gennaio 2016
Note di una viaggiatrice
23/01/16
Questa mattina ultimo giro del paesello, un po' di birdwatching e le seguenti considerazioni: il fiordo su cui si affaccia Puerto Natales si chiama Ultima Esperanza... mi fa ridere questa cosa. ..
Le parole nuove che ho imparato o che sono diverse dal castellano. .
Almuerzo= panino
Durazno= pesca frutto
Carpa= tenda da campeggio
Bombilla= la cannuccia di metallo x bere il mate
Centolla= granchio gigante che ho mangiato e apprezzato molto.
Palta= avocado
Birra e vino molto buono in Cile.
Gente amabile sia in Cile che in Argentina.
Cile più caro
Molti cani randagi, ma buoni sud americani anche loro.
I cileni doc portano il basco.
Le dogane tra Patagonia Cilena e Argentina le costruiscono nei posti più ventosi, incredibile...scendi dal bus e vieni letteralmente colpito in faccia!
Buona notte...domani Perito Moreno :-)
venerdì 22 gennaio 2016
Torres del Paine
20/21 gennaio
Il paesaggio che si profila procedendo in autobus è incantevole. Lasciando il fiordo di Puerto Natales, ci si inoltra di nuovo nella pampa, ormai famigliare. Dopo un paio d'ore, vedo le cime del Torres del Paine e numerosi guanachi che brucano l'erba. Sbrigo le formalità per l'ingresso al parco e prendo il catamarano che mi porta al campeggio dove accampo per un paio di notti.
Il primo giorno faccio solo una passeggiata lungo le sponde del lago e mi godo il paesaggio e il silenzio della natura, mentre nel campeggio c'è un certo via vai. ..è la prima volta che mi capita di stare in un posto che richiama gente da tutto il mondo per fare trekking... quindi è tutto molto interessante, ma non socializzo. Ho voglia di fare l'orso. .. ho soltanto salutato cento persone sul sentiero! !
Il secondo giorno mi sveglio all'alba. ..e poi mi rimetto nel sacco a pelo!
...e finalmente alle 8:30 circa sono in cammino per il ghiacciaio Grey.
Tra andata e ritorno sono 22 km che percorro in un totale di 5 ore. Il sentiero sale e scende e non è poi così impegnativo. La cosa strana è che non siamo in alta quota, anche se ne dà l'impressione. Il ghiacciaio è a un centinaio di metri sul livello del mare, mentre i massicci de las Torres arrivano ai 3.000
Questo parco è magnifico, perché ognuno ci arriva con la propria motivazioni... chi scala, chi cammina o chi semplicemente passeggia. Ma a tutti regala grandi paesaggi e benessere!
Quindi arrivo al ghiacciaio e resto a bocca aperta in contemplazione, con i miei biscottini di cocco, in mano, come una bimba!
lunedì 18 gennaio 2016
In viaggio. ..
Ti saluto Ushuaia, confine del mondo! Il tuo vento freddo mi ha, in realtà, scaldato il cuore. Oggi entro in Cile, la meta è Punta Arenas. Mi aspetta un lungo viaggio...
Le montagne ed i boschi cedono gradualmente il paesaggio a lande piatte ed infinite. Un regno di vento per guanachi, pecore e nandù. Non ci sono alberi e la presenza di vita umana si limita alle poche strade polverose e ai recinti che delimitano enormi appezzamenti di terra.
Percorriamo molti km su una strada sterrata. Il paesaggio che un tempo mi avrebbe reso malinconica o annoiata è oggi, un piacere da osservare.
I C.S.I cantano... viaggiano i viandanti, viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti, viaggia sua santità. ..tutto va come va, tutto va come deve andare. ..
Attraversiamo lo stretto di Magellano. L'autobus viene caricato sul traghetto per procedere poi, ancora un paio d'ore fino a destinazione.
Punta Arenas è un paesone australe affacciato sul Pacifico, con edifici bassi ed essenziali. È una base molto comoda. Sono riuscita a trovare un call center per chiamare mio padre, ho prelevato pesos cileni ed ho comprato un biglietto per Puerto Natales che sarà invece la base per fare un trekking nel parco nazionale Torres del Paine.
Questa mattina ho fatto un giro a piedi ed ho visitato il cimitero.
Uno dei luoghi di sepoltura più suggestivi di tutto il Sud America, dice la lonely planet.
Se si osserva un cimitero si può capire molto della cultura di un paese. Ma resta sempre il fatto che c'è il "più ricco del cimitero", perché ha una tomba extra lusso, in ogni parte del mondo. .. dato che io non aspiro a tale titolo, spendo bene tutti i miei averi nei viaggi! !
domenica 17 gennaio 2016
Canale di Beagle
Oggi inizio con calma, tanto il giorno è lungo e voglio scrivere e pianificare i miei prossimi spostamenti, ma devo sfuggire a Robin che quando mi vede inizia a cucire un bottone interminabile! !
Nel pomeriggio ho in programma la navigazione del canale di Beagle per avvistare i leoni marini, una specie di cormorano che ama stare su uno dei numerosi isolotti del canale e una colonia di pinguini. La giornata è nuovamente ventosa, ma sono convinta che valga il tormento per godere di tutte queste cose nuove ed incredibili.
Dal momento in cui la barca ha preso il largo ho solo ringraziato di essere lì, schiaffeggiata e spinta dal vento, mentre osservavo un leone marino tuffarsi in acqua o i buffi pinguini passeggiare. Certo avrò fatto foto di merda, perché non potevo evitare di oscillare come un pendolo, ma questo è poca cosa! Al ritorno mi sono seduta per sbaglio vicino ad una ragazzina... non avendo un posto mio fisso, quando è arrivata la famiglia...(argentini)
Un voluminoso padre, un altrettanto figlio tredicenne ciccio ed una moglie, tutti e tre sorridendo!
Mi sono scusata per l'intrusione ed ho fatto per alzarmi...
Cosa fai? Resta seduta- mi dice il padre. Iniziamo a chiacchierare tutti insieme. La bimba è entusiasta e mi accarezza la mano. .. sono stata benissimo con loro. Poi al molo, ci siamo salutati con baci e abbracci... ma sì può? ? Che incontri alla fine del mondo!
sabato 16 gennaio 2016
Laguna Esmeralda 15/1/16
Sono un po' confusa sui giorni e ho orari sconbussolati... Questa mattina mi sono svegliata alle 6:30, ma il tempo è volato tra un giro e l'altro, fino al momento di prendere un collettivo per la Laguna Esmeralda.
Un'escursione molto bella di due ore di camminata per raggiungere il lago, attraverso boschi di "lenga" e altre due ore per tornare alla base.
Oggi poi c'era un sole caldo e niente vento. ..una giornata rara. Sulle rive del lago mi sono sdraiata con i piedi nudi. .. come si sta bene ed in armonia con la natura e con me stessa. E pensi..sono qui nella Terra del Fuoco, sulle rive di un lago incantevole che chiacchiero con una famigliola locale. Il capo famiglia è un omone simpatico che beve mate e lancia bastoni al suo cane per farlo giocare in acqua.
Poi è con Robin che chiacchiero un po'. Lui è un signore sudafricano di 72 anni, che tra l'altro dorme nel mio ostello e dice che questa è la sua ultima avventura, perché verso i 75 il corpo inizia a decadere! Che tipo...io a volte mi sento una cozza già ora!
E ancora Erman e Santiago, due ragazzi di Rosario, Argentina, qui in vacanza. ..sono sicuramente una coppia. Che belle personcine! Al ritorno parlo invece con la vecchia proprietaria dell'ostello di 85 anni che ogni due frasi si mette a piangere e dice che ha un'amica italiana che viveva qui, ma ora è in Italia dalle figlie e non la lasciano più viaggiare sola perché ha 90 anni e si scioglierebbe sull'aereo! !
E poi parlo con Emanuel un ragazzo giovane, ma profondo che è alla ricerca di se e del padre. .. proprio come il protagonista del film. .. un giorno così ben riuscito lo ricorderò a lungo.
venerdì 15 gennaio 2016
USHUAIA
L'aereo inizia l'atterraggio, virando su un mare grigio da cui emergono tanti isolotti erbosi. Il pilota dice che a terra la temperatura è di 5º. Nel piccolo aeroporto, una signora da il benvenuto ai nuovi passeggeri atterrati. Fuori c'è vento. Mi dovrò abituare a questo elemento, credo che mi accompagnerà per tutto il viaggio in Terra del Fuoco e Patagonia. Prendo un taxi con un ragazzo che va in una zona vicino alla mia e mi offre la corsa. Sono stata davvero ben accolta qui. . nel culo del mondo!
Anche l'ostello è carino e confortevole. Sono tutti molto gentili, ma questo è un pregio degli argentini, almeno fino a questo momento del viaggio.
Mollo lo zaino ed inizio a girovagare.
Compro già il biglietto per il bus fino a Punta Arenas, in Cile. È meglio pensarci subito, perché gli autobus si riempiono velocemente in questo periodo estivo.
Scopro che le giornate sono lunghissime. Alle 5 del mattino inizia ad albeggiare e solo verso le 10 inizia a calare il sole.
El culo del mundo! ! Ho visto non so quante volte "El viaje" di Solanas ( regista argentino)... che inizia prorio ad Ushuaia e racconta del viaggio di un ragazzo attraverso tutto il Sudamerica alla ricerca del proprio padre. Mi piace questo posto, c'è una stada turistica, ma per il resto è così com'è... un po' scassato, né bello né brutto. .autentico. Cammino tanto per tutto il giorno. .a fine giornata sono cotta e resto in ostello dove non mancano le persone con cui parlare e confrontarsi sui viaggi.
mercoledì 13 gennaio 2016
13 gennaio Buenos Aires
Con un volo eterno (Milano-Madrid-Buenos Aires) arrivo bella frullata in Argentina e subito i miei piedi si incendiano negli scarponi da montagna che ho indossato prevedendo la Patagonia. ..tiro fuori le infradito dallo zaino, con la gioia di un assetato quando trova l'acqua!
Arrivo in centro, nel quartiere Palermo e incontro un ostello molto colorato dove passare un paio di notti. Dopo una veloce siesta, decido di visitare un po' Microcentro, il quartiere dove si trova la famosa Plaza de Mayo, cornice delle più accese manifestazioni di protesta degli abitanti della capitale.
Dal palazzo "rosa salmone" si affacciò Eva Peron e poi Madonna per il film Evita... ieri c'era infatti una manifestazione e la piazza era gremita di gente e bandiere e tutti intonavano canzoni rivoluzionarie. .
Non ho ben capito il motivo della manifestazione. .. forse i tanti motivi. .. mi ha stupito la quantità di persone... oggi sono ripassata di lì e c'era solo più l'erba calpestata nelle aiuole. ..
Oggi invece mi sono alzata presto e sono uscita con il sole sul viso pensando alla mia mamma, perché sarebbe stato il suo compleanno.
Giro nel quartiere di San Telmo, il museo di arte moderna (molto bella e coinvolgente l'istallazione di Marta Minujin, ossia un percorso sensoriale ed emozionale) il mercato, poi un giro anche nel nuovo quartiere di Puerto Madero, due chiacchiere in ostello, un'ora di nanna e aereo per Ushuaia.
lunedì 11 gennaio 2016
11 gennaio 2016..Argentina
... lunedì mattina, l'inizio di una nuova settimana, ma non solo. .è questo l'inizio di un'avventura sudamericana!.. Pur con qualche intoppo, da tralasciare. ..sarà un viaggio ai confini del mondo, un viaggio introspettivo e di contemplazione.
Ieri è morto David Bowie e questo viaggio inizia con una sua canzone. ..heroes.
domenica 10 gennaio 2016
New York
L'aereo attera al JFK di New York. Siamo in America e nella città che da tanto tempo anelavo visitare!! E' il 9 settembre 2014.
Abbiamo superato abbastanza in fretta tutte le formalità doganali ed i controlli e con un taxi abbiamo raggiunto Brooklyn, luogo del nostro primo nido in città.
martedì 19 novembre 2013
Autunno ad Istanbul
Costantinopoli o Istanbul; qualunque sia il nome con cui la si vuol chiamare, è una megalopoli vibrante e ricca di cultura, che affascina il viaggiatore al primo sguardo.
A parte il bellissimo centro "turistico" di Sultanahmet, vale la pena di vedere anche altri quartieri, perché si rischia di rimanere congelati nel passato se non si sale fino a piazza Taksim. È qui il cuore pulsante della moderna Istanbul.
...ma ecco che, ancora, Istanbul, non finisce di stupirmi...se le grandi moschee, con gli alti minareti, i vecchi bazar, le tracce bizantine, i resti romani o i decori, in stile ottomano, delle piastrelle dell'harem del sultano, mi hanno catturata...mi innamoro di tutti i gatti della città. Sono tanti e davvero ovunque!
Poi ci sono le innumerevoli pasticcerie: il regno dei golosi, come me!! Montagne di baklava, pistacchi, datteri, fichi, noci, miele...poi arrivano le spezie. I profumi anticipano i colori. Esposte nei bazar, conquistano la mia attenzione. L'abbondanza! Ce n'è per tutti...montagne di spezie! Dallo zafferano (abituata a vedere in piccole bustine) alla noce moscata, dal curry al peperoncino, il thè, la cannella in bastoncini, la paprika, la frutta essiccata. Che meraviglia...eccomi affacciata alle porte d'oriente! Ma i colori autunnali, il cadere delle foglie, una fotografia che ritrae Istanbul, sotto la neve, mi ricordano anche che per metà siamo in Europa, ed è proprio questa doppia identità, che la rende una città unica!
Poi gli orafi e tutti quei milioni di pietre preziose che brillano come tanti piccoli soli... i venditori ambulanti di castagne, di melograni, i pescatori sul ponte di Galata, i gabbiani che volteggiano alla ricerca di cibo, i lustrascarpe, i cani che sonnecchiano nelle aiuole, i tram che portano le persone da un capo all'altro della città, le lampade colorate che dondolano dai soffitti, i venditori di pesce al mercato o di tabacco sfuso, il richiamo alla preghiera dei muezzin, il calduccio dentro gli hamam, le fontane davanti alle moschee, i battelli che disegnano la superficie del mare, i sufi di carta che girano e girano con il calore di una fiammella tremolante, i bicchierini di vetro per il thè, i giocatori di backgammon, i narghile', le sciarpe di seta, le calze di lana sferruzzate a mano, i disegni dei tappeti orientali...come si fa a non innamorarsi di Istanbul?
sabato 13 aprile 2013
Taccuino romano
Passeggiare in un museo a cielo aperto, scoprire uno scorcio di storia tra i vicoli, ridere insieme ai suoi abitanti, sedersi in una trattoria e mangiar bene, attendere un bus e farsi scivolare dentro, bere l'acqua fresca dalle sue fontane, sentire i gabbiani garrire.
Roma confusionaria e tranquilla.
Roma bella e sorniona.
Roma ricca e povera.
Roma autentica e abusiva...
Abbiamo trovato un b&b vicino al Gianicolo, così il primo giorno siamo scesi, passeggiando, dal colle per visitare S. Pietro.
Il numero di turisti e pellegrini che visitano la basilica è impressionante. Come sono impressionanti le bancarelle che vendono ogni sorta di inutili oggetti con il nuovo volto del papa...mi chiedo dove siano finiti i gadget di Ratzinger... magari la chiesa li ha regalati ai poveri...
...a me interessa una cosa sola: "La pietà" di Michelangelo.
I musei vaticani li visiterò la prossima volta, spero.
Inutile dire che la chiesa ha dato lavoro ai più grandi artisti del passato. E noi oggi, se smarriti come fedeli, possiamo almeno godere di grandi opere.
Resto quindi in silenzio estatico di fronte alla Pietà, finchè un'ardita fedele non mi da una spallata per farmi spostare!
La serata trascorre benissimo, nella più profana Trastevere.
Trattoria da Tony per gustare i tonnarelli cacio e pepe, su una bella tovaglia a quadretti bianchi e rossi. La vera Italia la si trova nel piatto...
Sabato mattina il bus ci posa in Piazza Venezia..."Che è sta cosa??"...
Il Vittoriano...ma sì, la sede del potere temporale. Dove quel cattivone di Mussolini faceva tante vane parole, tipo: "Vinceremo la guerra...".
E vicino, i mercati di Traiano...bellissimi...
Dopo un caffè decisamente caro, in piazza, andiamo a zonzo per il centro.
Dalla fontana di Trevi ( nella quale, ovviamente, mi vorrei immergere, come la Ekberg della Dolce vita) al Pantheon, capolavoro di ingegneria. Questo è il luogo che amo di più a Roma. Un antico tempio dedicato agli dei dell'Olimpo, ma divenuto poi basilica cristiana...
Da piazza Navona, dove la pioggia ci devia al chiostro del Bramante per godere di una mostra su tutta la dinastia dei pittori Brueghel, a Campo de' fiori. Una birra Baladin, anche qui a Roma...
Domenica mattina un giretto a Porta Portese non ce lo toglie nessuno! Mi piacciono troppo questi bei mercati rionali, veraci e chiassosi!
Poi sul bus un signore, anche lui di ritorno dal famoso mercato, ci chiede se conosciamo le piantine che ha appena acquistato..."No, cosa sono?"
e lui scandisce bene "G-o-j-i" e prosegue "Produce bacche rosse, ricchissime di antiossidanti. Fanno benone. Allungano la vita. Le può ordinare anche su internet. 15 gr. al giorno e si tengono lontane le malattie".
Poi ci ha indicato la fermata "E' qui il Colosseo".
Non mi scorderò mai di lui e sono decisamente interessata a provare le bacche!
Nel pomeriggio in metro fino a piazza di Spagna e piazza del Popolo, dove possiamo ammirare due Caravaggio nella chiesa di Santa Maria del popolo. La "Conversione di S. Paolo" e la "Crocefissione di S. Pietro". A me piace particolarmente quest'ultimo.
La notte, corsa in taxi con una spagnola ed un americano, a cui ho chiesto di condividere il viaggio; dato che il bus che tutti aspettavamo non voleva proprio arrivare!
Lunedì...già l'ultimo giorno a Roma...torniamo a piazza Navona per cercare la chiesa di San Luigi dei francesi (che resta chiusa nel week end), per vedere il trittico del Caravaggio, su San Matteo:
La Vocazione di San Matteo, il Martirio di San Matteo e San Matteo e l'Angelo.
Esco dalla chiesa cinguettante...tanta bellezza, tanta arte, mi mettono una fame!
E allora pranzo da Nerone con vista Colosseo...oh no, è già l'ora di rientrare...treno, aereo, auto, casa...Arrivederci Roma!
Ora mi passerò le serate a rivedere i vecchi film girati a Roma...primo della lista "C'eravamo tanto amati" di Ettore Scola.
...i miei scatti...
giovedì 4 aprile 2013
Rinascere
Il primo post del 2013...sono riuscita a fuggire dalle terre del "Grande Inverno", dove mille insidie mi hanno costretta ad abbandonare il mio amato blog. Tra venti gelidi e desolate valli di neve, abitate solo da homus di montagnas, ho temuto di non rivedere più la mia piccola casa. Ma soprattutto, ho avuto paura di non poter più indossare il mio zaino da viaggio (la mia tutina da Superman, vedi primo post!). Ma grazie alle "Fatine del sorriso", ho superato i momenti duri, l'influenza e acciacchi di ogni genere!
Quindi, si parte !!
Gita a Roma di quattro giorni. Pausa assolutamente neccessaria per una sognotrice come me!
Da domani diario romano....se vedemo!!
giovedì 13 dicembre 2012
Benvenuti all'inverno!
Ho iniziato a lavorare in una baita sulle piste da sci a Limone Piemonte. 2000 metri sul livello del mare. Al mattino presto mi faccio scivolare sulla seggiovia, godendo del ventaglio di montagne che si rivela ai miei occhi. Il freddo è pungente e si infila nelle fessure che non riesco a coprire con i vestiti.
La neve brilla sotto il sole di mezzogiorno. Il panorama è incredibile. Viaggiare mi fa anche ricordare quanto amo la mia terra, quanto sia bello vivere le diverse stagioni, quanto sia importante ritrovare la famiglia e gli amici, che mi hanno ricoperta di amore.
Ieri sera mi hanno fatto una cena a sorpresa per il mio ritorno. Bagna cauda, buon vino e tutto il calore umano di cui ho bisogno. Sono fortunata ad avere amici così splendidi!
Vorrei condividere con tutti i lettori di questo blog le foto del mio viaggio....con l'augurio a tutti di poter trovare il tempo e anche i soldini per girare il mondo!!
Ma non è finita...ci saranno nuovi argomenti su cui scrivere, in attesa di un nuovo viaggio!