sabato 13 aprile 2013

Taccuino romano

Roma città eterna...
Passeggiare in un museo a cielo aperto, scoprire uno scorcio di storia tra i vicoli, ridere insieme ai suoi abitanti, sedersi in una trattoria e mangiar bene, attendere un bus e farsi scivolare dentro, bere l'acqua fresca dalle sue fontane, sentire i gabbiani garrire.
Roma confusionaria e tranquilla.
Roma bella e sorniona.
Roma ricca e povera.
Roma autentica e abusiva...

Abbiamo trovato un b&b vicino al Gianicolo, così il primo giorno siamo scesi, passeggiando, dal colle per visitare S. Pietro.
Il numero di turisti e pellegrini che visitano la basilica è impressionante. Come sono impressionanti le bancarelle che vendono ogni sorta di inutili oggetti con il nuovo volto del papa...mi chiedo dove siano finiti i gadget di Ratzinger... magari la chiesa li ha regalati ai poveri...
...a me interessa una cosa sola: "La pietà" di Michelangelo.
I musei vaticani li visiterò la prossima volta, spero.

Inutile dire che la chiesa ha dato lavoro ai più grandi artisti del passato. E noi oggi, se smarriti come fedeli, possiamo almeno godere di grandi opere.
Resto quindi in silenzio estatico di fronte alla Pietà, finchè un'ardita fedele non mi da una spallata per farmi spostare!
La serata trascorre benissimo, nella più profana Trastevere.
Trattoria da Tony per gustare i tonnarelli cacio e pepe, su una bella tovaglia a quadretti bianchi e rossi. La vera Italia la si trova nel piatto...

Sabato mattina il bus ci posa in Piazza Venezia..."Che è sta cosa??"...
Il Vittoriano...ma sì, la sede del potere temporale. Dove quel cattivone di Mussolini faceva tante vane parole, tipo: "Vinceremo la guerra...".
E vicino, i mercati di Traiano...bellissimi...
Dopo un caffè decisamente caro, in piazza, andiamo a zonzo per il centro.
Dalla fontana di Trevi ( nella quale, ovviamente, mi vorrei immergere, come la Ekberg della Dolce vita) al Pantheon, capolavoro di ingegneria. Questo è il luogo che amo di più a Roma. Un antico tempio dedicato agli dei dell'Olimpo, ma divenuto poi basilica cristiana...
Da piazza Navona, dove la pioggia ci devia al chiostro del Bramante per godere di una mostra su tutta la dinastia dei pittori Brueghel, a Campo de' fiori. Una birra Baladin, anche qui a Roma...

Domenica mattina un giretto a Porta Portese non ce lo toglie nessuno! Mi piacciono troppo questi bei mercati rionali, veraci e chiassosi!
Poi sul bus un signore, anche lui di ritorno dal famoso mercato, ci chiede se conosciamo le piantine che ha appena acquistato..."No, cosa sono?"
e lui scandisce bene "G-o-j-i" e prosegue "Produce bacche rosse, ricchissime di antiossidanti. Fanno benone. Allungano la vita. Le può ordinare anche su internet. 15 gr. al giorno e si tengono lontane le malattie".
Poi ci ha indicato la fermata "E' qui il Colosseo".
Non mi scorderò mai di lui e sono decisamente interessata a provare le bacche!
Nel pomeriggio in metro fino a piazza di Spagna e piazza del Popolo, dove possiamo ammirare due Caravaggio nella chiesa di Santa Maria del popolo. La "Conversione di S. Paolo" e la "Crocefissione di S. Pietro". A me piace particolarmente quest'ultimo.
La notte, corsa in taxi con una spagnola ed un americano, a cui ho chiesto di condividere il viaggio; dato che il bus che tutti aspettavamo non voleva proprio arrivare!

Lunedì...già l'ultimo giorno a Roma...torniamo a piazza Navona per cercare la chiesa di San Luigi dei francesi (che resta chiusa nel week end), per vedere il trittico del Caravaggio, su San Matteo:
 La Vocazione di San Matteo, il Martirio di San Matteo e San Matteo e l'Angelo.
Esco dalla chiesa cinguettante...tanta bellezza, tanta arte, mi mettono una fame!
E allora pranzo da Nerone con vista Colosseo...oh no, è già l'ora di rientrare...treno, aereo, auto, casa...Arrivederci Roma!
Ora mi passerò le serate a rivedere i vecchi film girati a Roma...primo della lista "C'eravamo tanto amati" di Ettore Scola.

...i miei scatti...

















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