venerdì 29 gennaio 2016

El Bolson

Sono arrivata a El Bolson, nell'alta Patagonia,  dopo un'estenuante viaggio in autobus di 22 ore... ma grazie al cielo è un piccolo paese e svoltato l'angolo trovo un'ostello dall'aria festaiola!
Posato lo zaino,  faccio un giretto nella piazza/parco e scopro che è giorno di "feria".. cioè un mercato dell'artigianato che si tiene tre giorni a settimana.
Si dice di El Bolson che sia un paese hippy. ..e lo è! !
Adagiato in una fertile valle, circondata da boschi misti di pini,  cipressi e  quant'altro, si coltiva il luppolo e i frutti rossi.  La quantità di birre artigianali qui prodotte è imbarazzante e sono buonissime!
La piazza/parco è piena di gente.  Giovani e famigliole che si godono la breve estate di queste latitudini.
C'è chi giocola sul prato, chi mangia o beve all'ombra di un albero, chi va sul pedalò nel laghetto centrale, chi suona o passeggia tra le bancarelle.
L'artigianato è davvero ben fatto,  con materiali del posto e legato allo stile di vita rilasso che si ha qui;  nel mercatino vieni avvolto dal profumo di incensi e marijuana.
Non mancano i venditori ambulanti di cibo e frutti freschi...graziosi cestini di lamponi e more invitano i passanti.
Ceno con un piatto tipico della Patagonia: agnello al forno e patate..delizia! Nanna con giovani troppo rumorosi in stanza.
Secondo giorno: in programma c'è un'escursione al " Bosque tallado".
Si parte con un 4×4 per salire fino al sentiero,  da cui a piedi si raggiunge questo bosco dove artisti locali e internazionali hanno scolpito delle sculture nei tronchi bruciati in un incendio..
Matías,  la guida, ci parla molto di flora e fauna locali e afferma di essere innamorato del suo paese, poi mi porta fino ad un piccolo rifugio a 1600 m per godere del panorama e di una birretta artigianale, la famigliola di Buenos Aires ci attende nel bosco..esausta!
Arrivo cotta in ostello dove si è appena organizzato un pulmino x andare al fiume a fare il bagno. .. vengo invitata.  Vuoi non andare? ?
Così noi otto valorosi si parte su stradine polverose verso il fiume e poi si cammina x un'oretta. Si attraversa un ponte tibetano ed ecco il piccolo paradiso di acqua verde,  tra le rocce. Con la scusa che non ho il costume mi rifiuto di buttarmi in quell'acqua gelida che scende da un ghiacciaio, ma mi godo il posto e la merenda!
Al rientro sono cotta. .. cena con trota e verdure e ora tanta nanna.
Ancora queste considerazioni: qui non c'è vento e la temperatura è buona e tutto costa meno rispetto al sud.  Quindi ceno fuori tutte le sere! !

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