Questa è l'ultima notte in Cambogia...ho deciso di cambiare paese, forse qui penso troppo a Gregory e ho voglia di andare oltre...
...sono seduta a questo tavolo a riflettere su quel che ho vissuto fin ora. La Cambogia mi ha colpita molto e continua a farlo, le abitudini, differenti dalle mie, mi lasciano ancora a bocca aperta.
Ho quasi sempre trovato sorrisi, anche sui volti delle persone più povere. La gente che vive in campagna mi è sembrata più felice e autentica. Forse è dovuto anche a una ingenua ignoranza, le loro vite seguono il ritmo dettato dal ciclo delle piogge e dalla coltivazione del riso. Il lavoro scandisce le giornate e le famiglie vivono unite in piccole case, perlopiu' di legno e palma intrecciata. I più abbienti hanno parti di casa in cemento e dove possono esserci inondazioni, vengono costruite su palafitte.
È un paese che vuole rinascere dalle ceneri di guerre lunghe e devastanti ed i giovani, com'è normale, desiderano più possibilità di quelle che hanno avuto i loro genitori.
Molti vanno in città, ma non sempre trovano quello che cercano...la città può essere una giungla peggiore, dove è facile perdersi.
Ho scoperto che è in corso una festa buddista. Iniziata il primo ottobre, finirà il 15 ottobre. In questi giorni si ricordano i defunti e le famiglie si recano alle pagode per pregare davanti agli stupa, dove sono raccolte le ceneri. I monaci fanno la prima preghiera alle tre del mattino e poi alle sei, con gli autoparlanti.
Un po' come i muezzin islamici.
...anche il capitolo cibo è stata una ricca scoperta! Ho mangiato serpente e ne ho seguito la preparazione, ottimo!
Oggi ho trovato una bancarella che non smettevo di osservare c'era di tutto...grossi ragni fritti, cavallette, larve, scarafaggi, granchi, serpentelli..un vero orrore da gustare! Non ho avuto il coraggio di provare nulla, però!
Per finire, ieri ho visto il più bel tramonto da quando sono in viaggio (nella foto) il sole fluttuava sull'acqua, tra le palafitte, i fiori di loto e la monnezza, che nei paesi poveri non manca.
... domani volo in Laos...ciao


...sono seduta a questo tavolo a riflettere su quel che ho vissuto fin ora. La Cambogia mi ha colpita molto e continua a farlo, le abitudini, differenti dalle mie, mi lasciano ancora a bocca aperta.
Ho quasi sempre trovato sorrisi, anche sui volti delle persone più povere. La gente che vive in campagna mi è sembrata più felice e autentica. Forse è dovuto anche a una ingenua ignoranza, le loro vite seguono il ritmo dettato dal ciclo delle piogge e dalla coltivazione del riso. Il lavoro scandisce le giornate e le famiglie vivono unite in piccole case, perlopiu' di legno e palma intrecciata. I più abbienti hanno parti di casa in cemento e dove possono esserci inondazioni, vengono costruite su palafitte.
È un paese che vuole rinascere dalle ceneri di guerre lunghe e devastanti ed i giovani, com'è normale, desiderano più possibilità di quelle che hanno avuto i loro genitori.
Molti vanno in città, ma non sempre trovano quello che cercano...la città può essere una giungla peggiore, dove è facile perdersi.
Ho scoperto che è in corso una festa buddista. Iniziata il primo ottobre, finirà il 15 ottobre. In questi giorni si ricordano i defunti e le famiglie si recano alle pagode per pregare davanti agli stupa, dove sono raccolte le ceneri. I monaci fanno la prima preghiera alle tre del mattino e poi alle sei, con gli autoparlanti.
Un po' come i muezzin islamici.
...anche il capitolo cibo è stata una ricca scoperta! Ho mangiato serpente e ne ho seguito la preparazione, ottimo!
Oggi ho trovato una bancarella che non smettevo di osservare c'era di tutto...grossi ragni fritti, cavallette, larve, scarafaggi, granchi, serpentelli..un vero orrore da gustare! Non ho avuto il coraggio di provare nulla, però!
Per finire, ieri ho visto il più bel tramonto da quando sono in viaggio (nella foto) il sole fluttuava sull'acqua, tra le palafitte, i fiori di loto e la monnezza, che nei paesi poveri non manca.
... domani volo in Laos...ciao
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